Albatros D.V

Albatros D.Va
Costruttore: Albatros Werke GmbH
Tipo: Caccia
In ruolo dal: 1917
Motore: Mercedes IIIau, 220 hp
Apertura alare: 9.05 m
Lunghezza: 7.33 m
Altezza: 2.98 m
Peso a vuoto: 718 kg
Peso al decollo: 937 kg
Velocità massima: 187 km/h
Ceiling: 5700 m
Autonomia: 2 h
Equipaggio: 1
Armamento: 2 Spandau

L'Albatros D.Va

Albatros D.V di Paul Baumer Albatros D.V di Hans Bohning Albatros D.V di Carl Meierdirks
A metà del 1917, con l'arrivo sul fronte dei nuovi caccia come i britannici S.E.5a e i francesi SPAD VII, ambedue equipaggiati con motori in linea, la Germania perse nuovamente la supremazia nei cieli.
Thelen dovette rimettere mano al suo progetto, cercando nuove (o vecchie) soluzioni per colmare il divario con i nuovi caccia Alleati.
L'Albatros D.IV era un ritorno all'antico, con la vecchia formula delle due ali di pari superficie come nei modelli D.I e D.II, alla ricerca di maggiori prestazioni di salita.
Thelen allungò anche il naso e modificò il timone di coda, allungandolo e arrotondandolo ulteriormente.
Ovviamente, però, le sole modifiche all'aerodinamica non potevano portare a grossi incrementi delle prestazioni.
Il nuovo D.IV, provato con un motore da 160 hp, si comportava ne più ne meno come il suo predecessore.
Del D.IV non fu quindi mai iniziata la produzione.

Con l'Albatros D.V Thelen ritornò all'aerodinamica e alla struttura del D.III, utilizzando la coda del D.IV e modificando in pratica solo la fusoliera, accentuando ulteriormente la forma ellittica della sezione e risparmiando così qualcosina sul peso.
Il nuovo velivolo pesava circa 32 kg in meno rispetto al suo predecessore D.III, e questo avrebbe incrementato (anche se veramente di poco) le prestazioni del caccia.
Purtroppo già nei primi voli l'Albatros D.V manifestò una inaspettata fragilità dell'ala superiore, che più volte collassò.
Thelen dovette ridisegnare la struttura; il nuovo velivolo, denominato D.Va aveva risolto il problema, ma pesava 23 kg in più rispetto al D.III... E addio miglioramenti.
E Thelen avrebbe potuto continuare a modificare all'infinito il suo progetto... Il problema non era l'aerodinamica, sulla quale avrebbe forse potuto ancora ottenere qualcosa, ma non certo stravolgere le prestazioni di un velivolo che era già "buono" dal punto di vista aerodinamico e strutturale.
I caccia alleati come i citati SE 5a e SPAD VII nascevano "intorno" al loro motore, l'Hispano-Suiza 8 cilindri a V raffreddato a liquido capace di erogare da 175 a 200 hp.
Le loro migliori prestazioni erano senz'altro dovute anche all'aerodinamica (che però, almeno per lo SPAD, in effetti addirittura "copiava" dall'Albatros) ma soprattutto alla motorizzazione.

Quattro caccia a confronto

RAF SE 5a Con un motore da 200 h.p Viper (Hispano-Suiza costruito in Inghilterra) 8 cilindri a V raffreddati a liquido, l'SE5a cambia il modo di combattere.
Velocissimo e molto stabile, permette ad assi come Albert Ball di colpire l'obiettivo anche da molto lontano, senza dover necessariamente ingaggiare combattimenti ravvicinati.
Il motore dello SPAD VII era l'originale Hispano-Suiza 8 cilindri a V, con una potenza limitata a 175 hp.
La tattica di ingaggio con lo SPAD era: partire da posizione più elevata, grazie ad un rateo di salita circa doppio rispetto agli Albatros, quindi affondare in picchiata a velocità folle e sparare da lontano, superare l'avversario, risalire e ripetere la manovra.
Diventerà imbattibile quando nella versione XIII adotterà un motore da 235 hp.
Albatros D.V L'Albatros D.III e poi il D.V erano nati per competere con velivoli come i Nieuport 17 o i Sopwith Pup.
Non avevano le capacità di salita dello SPAD VII o la velocità in volo livellato del SE5a.
Seguendo i diktat di Boelcke e Richtofen i piloti degli Albatros ingaggiavano il nemico contando sulle ottime doti acrobatiche e sulla robustezza dei loro aeroplani.
Il Fokker D VII nasce dallo sviluppo del Fokker Dr.1, forse il più agile tra i caccia che combatterono la I Guerra Mondiale, unito all'adozione del motore con cilindri in linea che permetteva di mirare da lontano.
Seppure meno potente e veloce degli SE5a il caccia di Fokker era più agile e resistente, con prestazioni che saranno eguagliate solo dai caccia realizzati nell'ultimissimo periodo bellico.
Ed infatti anche l'Albatros di Thelen ritornò "competitivo" quando furono disponibili anche per lui motorizzazioni più potenti.
Nella versione definitiva, che resterà in produzione fino alla fine della guerra, sostituita solo dal Fokker D.VII, saranno allestite tre diverse motorizzazioni:
  • Mercedes DIIIa, 6-cyl. liquid-cooled inline, 180 hp
  • Mercedes DIIIau, 6-cyl. liquid-cooled inline, 220 hp
  • Benz lV, 6-cyl. liquid-cooled inline, 200 hp

 

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
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