RAF SE 5a

RAF SE 5a
Costruttore:  Royal Aircraft Factory
Tipo: Caccia
In ruolo dal: 1917
Motore: Wolsey W4 Viper 8 cil. in linea a V, raffr. a liquido 200 hp
Apertura alare: 8.12 m
Lunghezza: 6.30 m
Altezza: 2.9 m
Peso a vuoto: 375 kg
Peso al decollo: 880 kg
Velocità massima: 222 km/h
Ceiling: 5950 m
Autonomia: 2 ½ h
Equipaggio: 1
Armamento: 1 Lewis 303 (sincronizzata) + 1 Vickers (sull'ala superiore)

 RAF SE 5a

Il R.A.F. SE 5a, dove "SE" stà per Scout Experimental), rivale del Sopwith Camel nell’aggiudicarsi la palme del miglior caccia britannico della I Guerra Mondiale, fu disegnato da  H. P. Folland, J. Kenworthy e dal maggiore F. W. Goodden della Royal Aircraft Factory
Il prototipo del R.A.F. S.E
. 5 fece i suoi primi voli nel Dicembre del 1916.
Montava
il nuovo motore Hispano.Suiza da 150 hp con cilindri a V in linea raffreddato ad acqua.
L’architettura era abbastanza tradizionale, con struttura in legno e rivestimento in tela tranne che per la zona dell’abitacolo che era rivestita in compensato.
Innovativa era la possibilità di variare l’incidenza dei piani di coda con un comando riportato nell’abitacolo, trimmando l’aereo esattamente come si fa ancora oggi sui velivoli più semplici come il Piper Supercub.
Durante uno dei voli di test le ali del prototipo colassarono, uccidendo il pilota, il maggiore Goodden.
Il piano alare fu quindi leggermente ridotto e fu rinforzata la struttura interna e aggiunte controventature.
George Costantinescu (poi cambiato in Constantinesco), ingegnere rumeno, inventò le moderne trasmissioni idrauliche. Il RAF SE 5 montava una mitragliatrice Vickers sul lato sinistro della fusoliera, sincronizzata con l’elica con il nuovo sincronismo  idraulico inventato da George Costantinesco, e una Lewis sull’ala superiore, su un supporto Foster, che permetteva di  sparare sia in avanti che verso l’alto, bloccando la mitragliatrice in posizione intermedia sul carrello.
La possibilità di sparare anche verso l’alto non era da disprezzare, visto che proprio questa caratteristica farà poi del Fokker D.VII il miglior caccia dell’epoca.
Il D.VII poteva sparare in alto grazie alla potenza del motore che lo sosteneva anche ad angoli di incidenza molto elevati, mantenendo la mitragliatrice in asse con il velivolo.
Con il SE 5, invece, a condizione di aver preventivamente bloccato la mitragliatrice rivolta in alto, si poteva sparare da sotto in su mantenendo il normale assetto di volo.
Questo in realtà rendeva più difficile colpire il bersaglio, ma era comunque una possibilità che non si sarebbe potuto sfruttare in altro modo.
I primi modelli, denominati SE 5s arrivarono in Francia nell’Aprile del 1917 al 56° Squadrone.
Nel 5s era stato adottato un rivestimento in celluloide trasparente per la parte centrale dell’ala superiore, in modo da permettere la visuale al pilota, ma presto tale accorgimento si dimostrò pericoloso in caso di incidente (la celluloide prende fuoco di un nulla), e pertanto la pellicola di celluloide venne sostituita “sul campo” per ordine del maggiore Blomfield, con un parabrezza piatto Triplex.
Il serbatoio ausiliario posto inizialmente nell’ala superiore fu anche lui rimosso e spostato nella fusoliera.
Nel Giugno del 1917 venne introdotta la versione definitiva, la SE 5a, potenziata con un motore Hispano-Suiza da 200 hp. Il nuovo modello differiva dal precedente anche per il muso più lungo e per le marmitte di scarico, anch’esse allungate e per la presenza di flabelli.
Il motore Hispano Suiza da 200 hp, però, presentava alcuni difetti di fabbricazione, che spesso comportavano noiose (come minimo) avarie.
Inoltre di quel tipo di motore se ne costruivano pochi esemplari (o quantomeno non sufficienza per equipaggiare tutti i caccia in costruzione).
Nel 1918, però, si rese disponibile il motore Wolseley W.4a Viper 200 hp, basato sulla stessa architettura dell’Hispano Suiza.
Il Viper venne adottato come standard e da quel momento non vi furono più problemi.
Veloce e stabile, permetteva di mirare da molto lontano, colpire ed allontanarsi a velocità superiore a quella di qualsiasi altro caccia.
Meno robusto nella manovra di picchiata/richiamata tipica degli SPAD, era in pratica in grado di adottare la medesima tecnica, sfruttando però semplicemente la superiore velocità in volo livellato, e quindi senza bisogno di guadagnare e perdere quota.
Sia tedeschi che Alleati riconobbero la superiorità del  SE 5a nei confronti sia degli Albatros D.III e D.V, dello Pfalz D.III e del Fokker Dr.1, eguagliato e superato solo dal Fokker D.VII.
Del RAF SE 5, nelle varie versioni, furono costruiti 5205 esemplari.
 
Albert Ball Billy Bishop Edward Mannock Andrew Beauchamp Proctor  

Leggi alcune pagine dal libro

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