Arti marziali

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La difesa personale di Carlo Garofano

Non ponetevi il problema di quale sia l'arte marziale più efficace o a quale disciplina appartengano le tecniche migliori.
Sforzatevi, inizialmente, di capire la vera essenza delle arti marziali, tralasciando per un attimo l'aspetto puramente fisico, volgendo la vostra attenzione a quel
mondo, ai più sconosciuto, che è la mente umana.
Il Kung Fu, che è stato il precursore di tutte le arti marziali, nei secoli scorsi è stato divulgato in oriente da uomini che hanno dedicato la propria vita all'insegnamento di questa disciplina, curandone l'aspetto filosofico e spirituale, oltre che fisico.
Uomini dall'aspetto mite e non necessariamente dotati fisicamente, ma con una grande forza interiore che li rendeva praticamente invincibili nei combattimenti corpo a corpo.
Noi occidentali, per cultura, tradizione e stile di vita, siamo poco inclini ad assimilare gli aspetti mentali del combattimento.
La nostra attenzione è coinvolta principalmente dai fattori essenzialmente fisici: ci preoccupiamo di curare il nostro aspetto esteriore gonfiando i muscoli per incutere timore, sviluppando presunzione e cattiveria, caratteristiche inutili e dannose, e sottovalutando gli esercizi per la nostra mente, la meditazione e la respirazione.

Siamo incapaci di controllare le nostre emozioni, la nostra rabbia, le nostre frustrazioni.
Bruce Lee è stato per me un maestro di vita.Tramite i suoi scritti, i suoi combattimenti, le sue teorie filosofiche, è riuscito a trasmettermi la vera essenza delle arti marziali.
Io non pratico e tanto meno sarei in grado di insegnare il Kung Fu o il Jeet Kune Do di Bruce Lee, ma forte delle mie esperienze passate, in varie discipline, sono riuscito a semplificare determinate tecniche da applicare in un contesto più reale che non un ring: la strada, dove non c'è spazio per forme, calcoli o strategie.
E' mia convinzione che la difesa personale intesa come "difendere la propria incolumità e quella di chi ci sta vicino" deve essere improntata sul movimento fluido del corpo, sull'immediatezza dettata dall'istinto e soprattutto dalla tranquillità interiore.
L'individuo è più importante di qualsiasi stile, ed è per questo motivo che un istruttore di arti marziali dovrebbe includere nel proprio lavoro lo studio della personalità di ogni singolo allievo. Per intervenire la dove si incontrano le maggiori difficoltà, sia a livello fisico che psicologico.
Nelle schede che abbiamo curato potrete trovare alcuni semplici esempi di tecniche di autodifesa per attacchi eseguiti a corpo libero (calci e pugni) o con bastoni o coltelli.
Ovviamente da questi non si potrà pretendere di insegnare e/o imparare granché, ma sono un buon punto di partenza per capire come sia possibile sviluppare (ci vorrà senz'altro allenamento e la cura di un insegnante preparato) buone tecniche di difesa che non necessitano di particolare forza bruta.
Chiunque, avendo voglia di imparare ed esercitarsi può imparare a difendersi efficacemente in quelle rare (è ben auspicabile non aver mai necessità di sperimentare queste tecniche sul serio) occasioni  che comunque nella vita, in una società tuttora imperfetta, possono ancora capitare.


Tecniche di autodifesa
 

Scheda 001 Panoramica sulle moderne discipline di arti marziali.  
Scheda 002 Difendersi dai pugni  
Scheda 003 Difendersi dai calci  
Scheda 004 Difendersi da un bastone  
Scheda 005 Difendersi da un coltello  
Scheda 006 Liberarsi da una presa  

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