William Barker

William Barker
Royal Flying Corps
13/11/1894 Dauphin, Manitoba
12/03/ 1930 Ottawa, Ontario

Sopwith Snipe

 William Barker

William Barker si arruolò nei Fucilieri a Cavallo nel Dicembre 1914.
Trascorse un anno a combattere nelle trincee prima di essere trasferito ai RFC nell'Aprile del 1916.
Cominciò come meccanico e poi si specializzò come osservatore nell'Agosto del 1916. Abbatté il suo primo aereo dal sedile posteriore di un B.E.2d.
Ritornato in Inghilterra per seguire i corsi da pilota fece il suo primo volo solista dopo soli 55 minuti di istruzione a doppio comando.
Ottenne il brevetto di pilota nel Gennaio del 1917.
Un mese dopo era nuovamente in Francia a pilotare un R.E.8.
Ferito durante un duello aereo il 7 Agosto 1917 fece per qualche tempo l'istruttore, prima di tornare nuovamente sul fronte francese.
Nel Novembre del 1917 il suo squadrone fu riassegnato in Italia, dove il Sopwith Camel di William Barker divenne in assoluto l'aereo che conquistò più vittorie in tutto il conflitto.
Il suo Camel mat. B6313 fu ritirato dal servizio il 2 Ottobre 1918, dopo aver volato 379 ore ed aver abbattuto 46 aerei avversari.
Dismesso il Camel Barker ritornò come istruttore a Hounslow.
Barker tornò al fronte per soli dieci giorni, unendosi al 201° Squadrone, e non fece nessuna missione di combattimento, tranne che il 27 Ottobre 1918, quando fece una puntata "in solitaria" a pattugliare le linee con il suo nuovo ed immacolato Sopwith Snipe.
Barker, da solo,  incontrò un gruppo di sessanta Fokker D.VII!
In un'epica battaglia con i piloti dello Jagdgeschwader 3 BArker riuscì ad abbattere 4 caccia tedeschi.
Ferito ad entrambe le gambe e al gomito, e praticamente dissanguato Barker riuscì comunque a posare lo Snipe oltre le linee Francesi.
Per questa azione, unica nella storia, William Barker fu insignito della Victoria Cross.
Medaglia d'argento al valor militare Medaglia d'argento al valor militare Croix de Guerre Military Cross, istituita da re Giorgio V nel 1914 Distinguished Service Order (DSO) Victoria Cross, istituita dalla Regina Vittoria nel 1856, è la massima onoreficienza britannica
Nell'Ottobre del 1917 il fronte italiano venne sfondato a Caporetto, mettendo seriamente in discussione le possibilità dell'Italia di contrastare l'avanzata austriaca.
La Germania era intervenuta in aiuto dell'Austria, sua alleata sul fronte meridionale.
I Tedeschi, però, elaborarono una nuova tattica, necessaria per cercare di vincere le praticamente inespugnabili difese italiane, arroccate sulle Alpi.
La tattica ideata dai tedeschi fu di infiltrare delle truppe scelte e particolarmente addestrate: le "Storm Troops" o "Sturmtruppen".
Le Sturmtruppen avanzavano dietro un tiro di sbarramento di artiglieria leggera, che sparava per lo più proiettili a gas.
In questo modo riuscivano a colpire le difese italiane che colpevolmente sottovalutavano questi piccoli gruppi, continuando ad aspettare il classico assalto frontale.
In realtà le Sturmtruppen, armate con mitragliatrici leggere (Lewis, Parabellum, Maxim o Madsen) riuscirono a colpire le divisioni italiane disorganizzate nelle retrovie e a creare varchi sufficienti a permettere poi il facile e fulmineo successo all'enorme schieramento di forze che Austria e Germania, alleggerite grazie alla rivoluzione di Ottobre del fronte russo, avevano ammassate nel Montenegro.
La tattica delle Sturmtruppen trasformò poi radicalmente il modo di pensare la strategia del comando tedesco.
Su questo scenario si maturò l'esperienza di un oscuro ufficiale tedesco, che con successo riuscì nel conquistare una cima ritenuta inespugnabile... un certo Irwin Rommel.
Gli alleati, compresa la seria necessità di evitare lo sfondamento del fronte meridionale, inviarono subito rinforzi.
Molte di queste unità furono squadroni aerei.
Alcuni dei primi piloti statunitensi furono inviati in Italia agli ordini di Fiorello La Guardia, che poi diverrà sindaco di New York.
La Francia inviò rinforzi.
L'Inghilterra inviò squadroni da caccia, tra cui il 51° e William Barker.
Il caporale Barker aveva già servito come mitragliere nella cavalleria canadese e poi come osservatore/mitragliere sui BE2.
Aveva una buona mira ed era già riuscito ad abbatter due aerei, in un tempo in cui sopravvivere, per i biposto inglesi, era tuttaltro che facile.
Nel 1917 era tornato al fronte come pilota, ancora sui biposto da ricognizione.
Anche come pilota aveva guadagnato vittorie, e ora il suo "score" era a 4.
Finalmente, dopo essere rientrato in Inghilterra per un periodo nel quale aveva fatto da istruttore, nel Settembre del 1917 si unì al 28° Squadrone da caccia, dove gli venne assegnato un Sopwith Camel.
Le capacità di Barker come pilota apparivano mediocri: meno abile di molti altri nel volo acrobatico, Barker sopperiva a ciò con una forte aggressività, coraggio, ed una mira infallibile.
Il 18 di Ottobre Barker abbatté un Albatros D.III, guadagnandosi il titolo di "asso" .
Il 22 Ottobre portò il suo score a 7, abbattendo altri due Albatros.
Ma la leggenda di "Barker" e del suo Camel B6313 nacque in Italia, non in Francia.
Il Sopwith Camel personale di William Barker
Appena giunto sul fronte italiano, il 29 Novembre, Barker abbatté l'Albatros D.III del Rittmeister Von Hideghet vicino a Sernaglia.
Prima della fine di Gennaio tirò giù altri due Albatros e quattro palloni da osservazione.
In Febbraio fu la volta di due palloni, due Albatros e due ricognitori biposto, e ciò gli valse la D.S.O.
In Marzo distrusse altri tre Albatros ed un pallone.
Il suo Camel ebbe un breve intervallo di inattività quando Barker ruppe il carrello atterrando duro ad Asola.
Volò per un po' con un altro Camel, mat.6415, con cui abbatté l' Albatros D.III del ten. Gassner-Norden.
Riparato il B6313 conquistò altre 15 vittorie, tra cui cinque D.III, e un buon numero di ricognitori.
L'osservatore inglese BE2 "Quirk" Biposto R.E. 8 "Harry Tate"  
Il Sopwith Camel personale di William Barker Il Bristol F2B Sopwith Snipe
Promosso maggiore venne incaricato del comando del 139° Squadrone, equipaggiato con i nuovi caccia Bristol F2B.
Nonostante il suo squadrone usasse Bristol F2B, Barker non rinunciò al suo B6313, con il Camel aggiunse altre vittorie, un biposto e quattro o cinque Albatros, e per la prima volta ebbe modo di vedere un pilota avversario lanciarsi col paracadute (i tedeschi lo adottarono, verso la fine della guerra, comprendendo la necessità di salvare i piloti, che così potevano continuare a combattere, mentre gli alleati non lo utilizzarono mai, convinti che un pilota che avesse avuto la possibilità di lanciarsi lo avrebbe fatto abbandonando il combattimento).
Il 15 Giugno gli italiani fermarono e respinsero l'avanzata austriaca sul Piave.
Barker fu incaricato di partecipare all'organizzazione del contrattacco.
E' in questo periodo (9 Agosto) che, a bordo di un aereo italiano, sorvola le linee Austriache per paracadutare un agente: l'italiano Alessandro Tandura.
Dopo aver paracadutato Tandura, Barker prosegue bombardando alcuni obbiettivi austriaci per dissimulare il vero scopo della sua missione.
E' sempre Barker che porta in volo il Principe di Galles Edoardo su un caccia Bristol durante una visita del principe al fronte.
Inevitabilmente, su un fronte così stretto come è quello italiano, lo squadrone di Barker viene a contatto con i migliori piloti austriaci.
Il 10 Maggio i tenenti J.B.Guthrie e H.Y.Thornton cadono sotto i colpi di Frank Linke-Crawford, l'asso anglo-austriaco.
Friedrich Navratil conquista la sua quinta vittoria abbattendo il ten. W. L. Vorster e l'osservatore sgt. H. T. Frow  sopra Matarello.
Nell'Agosto del 1918 lo stesso Navratil abbatte il ten. Lt. C.R.H. Jackson e l'osservatore Lt. W. Keepin, e cattura intatto il caccia dei  Lt. C.E. Gill e Lt. T. Newey, costringendoli ad atterrare dietro le linee austriache.
Alla fine di Settembre Barker viene nuovamente comandato in Inghilterra, dove ritorna a fare l'istruttore e partecipa alla messa a punto dell'ultimo nato di casa Sopwith, lo Snipe.
Con lo Snipe ritorna al fronte e con lo Snipe, da solo, combatte la più epica, impossibile battaglia di tutti i tempi.
Solo contro sessanta Fokker D.VII riesce ad abbatterne quattro (tre secondo alcune fonti) e a rientrare oltre le linee alleate benché gravemente ferito alle gambe e al gomito.
Per questo viene decorato con la Victoria Cross.

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
Prezzo € 12,90