Hanriot HD 1
Costruttore:  Hanriot - Dupont
Tipo: Caccia
In ruolo dal: 1916
Motore:  Le Rhone 9J 110 hp
Apertura alare: 8.7 m
Lunghezza: 5.84 m
Altezza: 2.6 m
Peso a vuoto: 395 kg
Peso al decollo: 600 kg
Velocità massima: 185 km/h
Ceiling: 6250 m
Autonomia: 2½ h
Equipaggio: 1
Armamento: 1 Vickers 7.7 mm

 

 Hanriot HD1

Il progetto di Pierre Dupont, realizzato nelle fabbriche Hanriot nel 1916, fu un velivolo di ottime qualità.
Robusto, veloce e manovrabile equipaggiò gli squadroni aerei di Belgio e Italia, dove venne costruito su licenza dalla Macchi, mentre venne praticamente ignorato dai francesi, in favore dei velivoli di Nieuport.
Nel 1917 dei 18 squadroni di caccia della Regia Aeronautica Italiana, ben 16 erano totalmente equipaggiati con gli Hanriot HD.1, l'Aeronautica Belga lo mantenne in servizio sino al 1926.
Quando in Francia, nel 1918, il Tenente di Vascello Georges Guierre decollò per la prima volta da una piattaforma allestita a bordo della nave da guerra "Paris", lo fece a con uno dei pochi Hanriot HD.1 che il governo francese aveva acquistato.
L'HD.1, sebbene meno armato e dotato di una motorizzazione minore, non sfigurava di fronte ai caccia alleati, superandoli spesso in maneggevolezza ed agilità.
Inoltre era molto robusto e strutturalmente molto resistente.
Hanriot HD1 La sua superiorità fu chiaramente dimostrata dagli italiani che durante la battaglia di Istrana abbatterono undici ricognitori tedeschi senza perdere un solo caccia.
La Macchi costruì un totale di 831 aerei, mentre in Francia ne vennero costruiti un totale di 1.145.
A guerra finita l'HD.1 fu acquisito anche dalla Svizzera e da diversi stati dell'America Latina.
L'HD.1 era costruito in legno e tela, la coda in tubo d'acciaio e la cofanatura in duralluminio.
Le ali erano sfalsate, di diversa lunghezza e corda e presentavano un diverso angolo di diedro.
L'ala superiore era avanzata rispetto a quella inferiore e presentava un angolo di diedro piuttosto marcato, mentre quella inferiore era praticamente piana.
La fusoliera rettangolare si raccordava arrotondandosi gradualmente in corrispondenza dell'abitacolo alla cofantura del motore stellare.
Il motore originale, un Le Rhone 9J da 110 hp fu più volte sostituito da modelli più potenti.
La motorizzazione finale prevedeva un Le Rhone 9R da 170 hp.
Willy Coppens de Houthlust Silvio Scaroni
Hanriot HD1
 
Hanriot HD1
L'asso che più diede lustro all'Hanriot HD.1 fu senz'altro il belga Willy Coppens, che se lo vide assegnare, ancora novellino, quando i veterani della sua squadriglia non vollero inizialmente abbandonare i Nieuport XI Bebé.
Con l'Hanriot armato di razzi incendiari Coppens fece vera strage dei Drachen tedeschi, diventando il primo asso dell'aviazione belga.
In Italia l'Hanriot DH.1 fu utilizzato da assi come Silvio Scaroni e Flavio Baracchini.
A guerra finita, lo stesso Charles Nungesser fece un "tour" negli USA utilizzando un Hanriot HD.1, sul quale aveva dipinto le sue inconfondibili insegne.

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

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