Airco De Havilland DH II

De Havilland Airco DH 2
Costruttore:
Aircraft Manufacturing Company
Tipo: Caccia
In ruolo dal: 1915
Motore: Gnome Monosoupape, 9 cilindri, rotary, 100 hp
Apertura alare: 8.61 m
Lunghezza: 7.68 m
Altezza: 2.91 m
Peso a vuoto: ___ kg
Peso al decollo: 654 kg
Velocità massima: 150 km/h
Ceiling: 4270 m
Autonomia: 2h 45'
Equipaggio: 1
Armamento: 1 Lewis MK1

 De Havilland Airco DH 2 "The spinning incinerator"

Il problema dei primi caccia era "sparare dritto davanti a me senza abbandonare la cloche".
Roland Garros, per primo, aveva trovato una soluzione "artigianale" corazzando l'elica con dei coni in ghisa montati sulle pale all'altezza della bocca della mitragliatrice, che avevano la capacità di deflettere i proiettili diretti sull'elica.
Fokker, esaminata la soluzione di Garros, ne aveva applicata una più "industriale", montando sul suo Fokker Eindecker un dispositivo di blocco che impediva al percussore della mitragliatrice di colpire il bossolo quando la pala dell'elica transitava sulla linea di fuoco.
Geoffrey De Havilland ebbe un'altra idea: tolse l'elica!
Nel senso che pensò di realizzare un caccia monoposto col motore dietro la schiena del pilota e l'elica spingente.
Idea non certo originale, visto che anche il flyer dei fratelli Wright era un bimotore con due eliche spingenti.
E con eliche spingenti furono i velivoli di Farman e il Vickers F.B.5 Gun Bus
Il Flyer dei fratelli Wright. Mosso da due motori ad elica spingente, il primo aereo della storia era un biplano ad architettura "canard" (cioè con il timone di profondità installato anteriormente e non in coda). Si pilotava stando sdraiati sull'ala inferiore.
Il Farman "Longh horn" Il Vickers F.B. 5, primo vero "caccia" costruito per l'aviazione inglese. Farman Experimental F.E.2b, biplano biposto ad elica spingente. Come il DH2 contribuì non poco alla fine del "Fokker Scourge" sulla Somme.

La preferenza iniziale per i velivoli ad elica spingente da parte degli alleati fu anche dovuta al fatto che in questo modo era più facile per la contraerea distinguere i nemici (i tedeschi praticamente non avevano aerei ad elica spingente) dagli amici.
Il Vickers F.B.5 "Gun Bus" fu il primo aereo ad elica spingente costruito esplicitamente con la funzione di "caccia" intercettore per l'aeronautica inglese.
Fu cioè il primo a nascere con la  funzione di ospitare un pilota ed un mitragliere (sino ad ora si erano montate le armi a bordo di velivoli che non erano progettati sin dall'origine per questo scopo).
Seguendo l'esempio del "Gunbus" fu realizzato il F.E.2b (Farman Experimental 2b), velivolo biposto con elica spingente, equipaggiato con due mitragliatrici brandeggiabili, sia per il pilota che per il mitragliere / osservatore e quindi De Havilland disegnò e costruì il suo DH 2, che dal "Gunbus" ereditava la concezione di architettura generale, ma finalmente era un monoposto, più agile e veloce dei suoi predecessori.

Grazie al DH.2 e al F.E.2b gli alleati riuscirono finalmente a concludere il "Fokker Scourge" (letteralmente "flagello dei Fokker"), il periodo di supremazia incontrastata dei velivoli di Anthony Fokker, che in mano a piloti come  Max Immelmann e Oswald Boelcke avevano praticamente "costretto a terra" la ormai obsoleta aviazione alleata.
I vantaggi dell'Airco DH 2, rispetto al Fokker E.III, consistevano essenzialmente nella maggiore maneggevolezza del biplano.
Un aereo biplano, infatti, a parità di peso (e quindi, grossolanamente, di superficie alare) presenta rispetto al monoplano una struttura più compatta, e quindi un minor momento d'inerzia attorno all'asse longitudinale.
Questo permette manovre più rapide ed agili.
Per contro, la conseguente instabilità al rollio (se si guadagna in manovrabilità si perde necessariamente in stabilità) rendeva il D.H. 2 molto sensibile all'effetto giroscopico delle masse rotanti del motore e dell'elica.
In pratica, durante il decollo, l'aereo tendeva ad imbardare violentemente, e questo costringeva i piloti a notevoli acrobazie con pedaliera e timone per correggere la traiettoria.
Inoltre, durante una virata stretta, magari a bassa velocità, l'aereo tendeva ad accentuare molto la curvatura, da una parte virando in spazi ridottissimi (su un lato, mentre sull'altro la virata risultava più ampia), dall'altra rischiando facilmente di entrare in vite (e a quell'epoca la manovra di uscita dalla vite non era ancora ben conosciuta, come del resto non era generalmente conosciuto il meccanismo della vite, che portava spesso gli aerei biplani ad entrare in vite "piatta", da cui non era possibile riprenderli).
Per queste sue caratteristiche, abilmente sfruttate dai piloti esperti, che ne traevano vantaggio durante il combattimento manovrato, ma che invece mettevano in crisi i piloti novelli, spesso coinvolti in incidenti gravi (corsa di decollo mal controllata) o addirittura mortali (vite), il D.H.2 fu soprannominato "The spinning incinerator", letteralmente "l'inceneritore di virata", nomignolo che richiamava più la sua pericolosità per i piloti che la sua efficacia bellica.

Il motore Gnome Monosoupape, stellare, capace di una potenza di 100hp, era uno dei limiti dell'Airco DH 2.
Nonostante lo Gnome fosse sostanzialmente una macchina affidabile (per l'epoca), il fatto di essere montato dietro l'abitacolo ne rendeva difficoltoso il raffreddamento (rigorosamente ad aria).
Questo limitava un po' l'operatività del DH 2, che non poteva sostenere lunghi combattimenti o anche lunghe salite senza correre il rischio di una "piantata".

La mitragliatrice Lewis montata sul DH2 possedeva un caricatore a tamburo capace di un centinaio di colpi.

Lanoe Hawker Alan Machin Wilkinson (19),  Nato a Eastbourne, Sussex il 21/11/1891 - Aveva montato sul suo DH2 una seconda Lewis, ma gli fu ordinato di toglierla. Gli assi britannici più noti che volarono con l'Airco DH 2 furono Lanoe Hawker e Alan Machin Wilkinson.
Dei due il più noto fu senz'altro Hawker, che per l'aviazione inglese ebbe lo stesso importantissimo ruolo di "primo stratega" che fu di Boelcke per quella tedesca.
Wilkinson ottenne con lo "Spinning incinerator" ben 19 vittorie e fu decorato con la DSO (Distiguished Service Order).
Wilkinson aveva montato sul suo aeroplano una seconda mitragliatrice Lewis, che gli permetteva così di compensare almeno in parte l'unico vantaggio che ancora restava ai piloti tedeschi che volavano sugli E.III: il volume di fuoco.
E sebbene l'Airco fosse ben più agile ed efficace dell'Eindecker, la maggiore potenza di fuoco dei tedeschi permetteva loro ancora di sfruttare la tecnica dell'avvicinamento frontale.
Con una di quelle decisioni per cui lo stato maggiore britannico si distinse durante la guerra (un'altra fu il rifiuto ad oltranza di dotare i piloti di paracadute), gli venne però ordinato di smontarla.

Gli aerei di De Havilland nella I Guerra Mondiale

Il DH 2 fu il caccia alleato che diede uno "scrollone" all'aeronautica.
Fu il primo caccia con cui venne equipaggiato un intero squadrone (tutti gli altri, sino ad allora utilizzavano più modelli diversi, con ovvi problemi di logistica e di tattica), e fu il caccia che finalmente poté contrastare lo strapotere dei Fokker Eindecker.
Arrivati in Francia col 24° di Hawker il 7 Febbraio 1916, furono completamente abbandonati il 1° Luglio 1917, quando l'ultimo squadrone che ancora li usava, il 32°, venne riequipaggiato con i DH 5.
Il secondo "De Havilland" utilizzato durante il conflitto fu il DH 4.
Era un biposto da bombardamento e ricognizione.
Fu usato sia dai R.N.A.S. che dai R.F.C. e più tardi dai reparti americani.
Il DH 5, come più tardi il Sopwith Dolphin, sfruttava una configurazione opposta a quella normalmente adottata, con l'ala inferiore avanzata rispetto alla superiore.
Come il Dolphin non ebbe un grande successo, anche se la grande visibilità anteriore lo rendeva insuperabile nelle missioni di attacco al suolo.
Evoluzione del DH 4, il DH 9 montava un potente motore da 230 hp, il Siddenly Puma.
L'altra innovazione consisteva nel posizionare il pilota e l'osservatore affiancati nell'abitacolo, per facilitare la comunicazione.
Purtroppo il motore non realizzò quanto ci si aspettava: utilizzato prima di una definitiva messa a punto accusò molte avarie che più volte costrinsero l'equipaggio ad atterrare dietro le linee nemiche e cadere prigioniero.
Anche la vicinanza del pilota e dell'osservatore, in realtà, si tramutò in un handicap, quando ci si accorse che in realtà i due si ostacolavano a vicenda.
Inoltre, sul campo, il DH 9 risultava più lento, con un ceiling più basso e con meno capacità di carico del DH 4.
Nonostante ciò venne comunque sospesa la produzione del DH 4 e la RAF (nata dai RFC) dovette comunque adoperare il DH 9 e il successivo DH 9a.

Geoffrey De Havilland

Geoffrey De Havilland, all'età di 28 anni Geoffrey de Havilland, il secondogenito di Charles de Havilland,un parroco di paese della "Chiesa della Santa Trinità" di Hazlemere, nacque il 27 luglio1882. Educato a Nuneaton, Oakfield e alla St. Edward's School di, Oxford, dimostrò molto presto particolari capacità nelle materie tecniche: nel 1896 (a 14 anni) costruì, insieme al fratello Ivon, un generatore elettrico a servizio del vicariato di Crux Easton, dove la famiglia si era trasferita.
Nel 1900, Geoffrey si iscrisse alla Crystal Palace Engineering School, a Sydenham, dove progettò una motocicletta mossa da un motore da 1.5 hp da lui stesso costruito.
Nel 1903 dovette abbandonare il progetto di un'auto da corsa che stava realizzando ancora insieme al fratello Ivon, causa esaurimento budget.
Nel 1905 Geoffrey fu assunto presso lo studio di progettazione della Wolseley Tool and Motor Car Co di Birmingham, ma ben presto il suo interesse virò decisamente dai motori agli aerei.
Suo nonno gli prestò 1000 sterline per costruire il suo primo aereo.
Geoffrey si lanciò nell'impresa coinvolgendo il suo amico Frank Hearle.
Nel maggio 1909, a lavori appena iniziati, Geoffrey De Havilland si sposò con Louie Thomas, una giovane dama di compagnia del circolo di sua madre, che si prestò entusiasticamente ad offrire il suo aiuto per le operazioni di "taglio e cucito" che all'epoca costituivano una fase fondamentale nella costruzione di un velivolo in legno e tela.
Durante il primo tentativo di decollo a Seven Barrows, vicino a Newbury, nel novembre 1909, il prototipo stallò e ricadde al suolo.
Si salvò solo il motore.
Il secondo prototipo volò con successo nel settembre del 1910.
Nel dicembre dello stesso anno la Army Balloon Factory di Farnborough lo comprò per 400 sterline, e assunse De Havilland come progettista e pilota collaudatore.
Nel 1911 Geoffrey De Havilland ottenne il brevetto di pilota (il n. 4 del Royal Aero Club).
Nell'agosto del 1912, volando su un B.E.2, Geoffrey stabilisce il nuovo record inglese di quota, raggiungendo i 10500 piedi.
Sedici anni più tardi, volando su di un Moth con la moglie Louie, stabilirà un nuovo primato mondiale raggiungendo i 19980 piedi.
Nel maggio del 1914 Geoffrey De Havilland venne assunto dalla Airco di Hendon.
John "Cats Eye" Cunningham, con 20 vittorie (19 notturne) fu il pilota inglese che abbattè più velivoli in missioni notturne durante la II Guerra Mondiale. Per la Airco Geoffrey disegnò il D.H.1, biplano ad elica spingente, primo di una lunghissima e fortunatissima serie di "DH", che divenne il prefisso di tutti i progetti.
Nel 1920 Geoffrey si mise in affari per conto proprio, fondando la De Havilland Aircraft Company a Edgware.
Il suo primo aereo di successo, che gli garantì un futuro sicuro e prosperoso, fu del 1925, il DH 60  "Moth" (dal dizionario "Falena" ma anche "Tarma").
Trasferitasi progressivamente a Hatfield tra il 1930 e il 1934, la compagnia si ingrandì molto rapidamente grazie alla nuova guerra e a di un nuovo velivolo destinato a passare alla storia, il cacciabombardiere DH 98 "Mosquito" (Zanzara).
De Havilland Moth De Havilland Mosquito De Havilland Comet
De Havilland Vampire De Havilland Twin Otter De Havilland Sea Vixen

Geoffrey continuò a volare, ovviamente solo per diletto, sino al 14 agosto del 1952, quando compì il suo ultimo volo ai comandi di un Moth alla tenera età di 70 anni.
Oltre alle evidenti capacità in campo tecnico, Sir (dal 1944) Geoffrey De Havilland ebbe anche un lato "artistico", che espletò nella realizzazione di splendidi films e documentari sulla natura.
Sir Geoffrey De Havilland, dopo la morte della sua compagna Lady Louie, si risposò con Joan Mordaunt.
Morì il 21 maggio 1965 e le sue ceneri vennero sparse in cielo sul campo di Seven Barrows da un DH 121 Trident pilotato da John "occhi di gatto" Cunningham.

Sir Geoffrey De Havilland, nel 1965

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
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