Riconoscere le stelle - Il Nord

Riconoscere il Nord - Il calcolo della Latitudine con l'osservazione della Stella Polare - Le coordinate degli astri - La retta di altezza e il punto determinativo - Le tavole H.O. 249

Durante le interminabili ore di navigazione notturna, quando l'orizzonte è sufficientemente sgombero da luci rosse, bianche e verdi, quando il mare calmo e una leggera brezza ci permettono di godere pienamente del silenzio e degli infiniti spazi (che qui nessuna  "siepe il guardo esclude"), ben riparati dalle nostre cerate, magari con il pilota automatico che ci solleva dal dover seguir la rotta... Finalmente ci ritroviamo ad osservare il cielo. La prima emozione è quella di osservare un cielo diverso da quello cui siamo abituati: lo sguardo ormai abituato al buio e la completa assenza di inquinamento luminoso (vedrete che tra un po' troverete fastidiosa anche la lampadina da 15 W in punta d'albero) ci rivelano un universo ben più vasto e popolato di quello che oramai eravamo abituati a considerare, confinato tra i muri del palazzone di fronte e offuscato dalle luci dei lampioni.

Migliaia di stelle ci sembrano luminosissime e ci stupiamo come bambini davanti all'immensa nuvola luminosa della Via Lattea. Beh, dopo la scontata osservazione "che cielo stellato questa notte", potremmo anche lasciarci tentare dall'assegnare un nome ad almeno alcuni di quei puntini luminosi.

La Stella Polare ... Senz'altro è il primo astro che ci viene in mente. E adesso ci accorgiamo di non avere alcuna pallida idea di come fare a distinguerla in quel mare di lampadine.

Un'idea potrebbe essere : se è la Polare, starà al Polo Nord... Osserviamo quindi verso il Nord che ci indica la bussola. E poi? Non è che in direzione Nord di stelle ce ne sia una sola!

Qualcuno ricorderà che la Polare ha a che fare col Piccolo Carro. E forse con un po' di fatica ed immaginazione, guardando verso il Nord indicato dalla bussola, magari riuscirà a riconoscere quella che potrebbe essere la costellazione del Piccolo Carro (ma sarà quella giusta? le stelle ci sono, ma non sono più luminose delle altre, anzi...) e quindi assegnerà l'etichetta a quella stella li.

Ma senza bussola? Se non ci facciamo aiutare dall'ago magnetico, come fare ad orientarsi in questo oceano di luce?

 

Potremmo aiutarci con una mappa stellare... Ma non è facile riconoscere la grafica delle carte (in genere nero su bianco, con linee che definiscono le costellazioni e nomi bene in vista) nel cielo.

Con cartine come quelle riportate in questa pagina, invece, potremmo cominciare ad allenare l'occhio ad identificare sulla mappa nera e senza linee e nomi le stesse costellazioni riportate sulla carta sinottica.

Questo tipo di mappa l'ho incontrato per la prima volta su "Il libro delle stelle" di P.L.Brown , edito da Mursia.

Dopo il primo istante di smarrimento anche di fronte alla cartina muta, con un minimo di pazienza ci ritroviamo ad essere capaci di riconoscere le costellazioni che ci interessano.

Ed ora possiamo provare a guardare di nuovo verso il nostro cielo.

Come prima costellazione suggerisco di cercare il Grande Carro o Orsa Maggiore (bizzarro come in quella specie di tegame qualcuno abbia potuto riconoscerci un orso). E' la più facile da identificare in quanto composta da sette stelle molto luminose in una parte di cielo piuttosto pulita, ed individuandola ci faremo un'idea delle dimensioni reali delle costellazioni che ora possiamo rapportare alle nostre mappe.

Soffermiamoci un attimo sul Grande Carro. Guardiamo con attenzione il timone: la seconda stella, Mizar, se la osserviamo attentamente, forma una doppia visibile ad occhio nudo (presso gli arabi era una prova per verificare la vista, un po' come i cartelli dell'oculista) con la compagna Alcor.

E adesso che siamo sicuri di aver identificato il Carro, cerchiamo questa benedetta Polare.

Se tracciamo idealmente una retta da b (Merak) ad a (Dubhe), le due stelle che formano "il cofano posteriore" del carro, e prolunghiamo circa cinque volte la sua lunghezza, ci ritroviamo in una parte di cielo piuttosto sgombera, con una sola stella di una certa luminosità. Questa è, appunto, la Stella Polare (magnitudine 2.2).

Adesso che abbiamo la Polare possiamo subito riconoscere il Piccolo Carro, e ci accorgiamo di quanto ben poco evidente sia questa costellazione, composta per lo più da stelle deboli, di magnitudine inferiore a 3 (ed è per questo che non è il Piccolo Carro, bensì il Grande ad indicare la Polare).

A proposito... Era questa la stella che avevate individuato con l'aiuto della bussola?

A questo punto è fatta. Con lo stesso metodo, tracciando rette ideali tra stelle già individuate, una dopo l'altra, con calma, eccoci a riconoscere tutte le nostre lampadine.

 

 

Queste due mappe sono tratte da "L'Universo" di D. Bergamini e dei redattori di TIME LIFE - edito da Mondadori.

Adesso che abbiamo imparato a riconoscere il Grande Carro e la Polare, cerchiamo Cassiopea... Si trova dal lato opposto dell'Orsa maggiore rispetto alla Polare.

Impariamo a riconoscerla, la sua forma a W è facilmente identificabile, e potremo utilizzarla per ritrovare la Stella Polare quando per qualche motivo il Grande Carro ci fosse nascosto alla vista.