Altra avventura senza rapide e schiuma, ma che regala sensazioni
uniche e uno spettacolo unico al mondo.
Ogni volta che capitavo a Venezia, dopo aver visto San Marco, il Canal
Grande, Rialto ... e dopo aver cercato di perdermi nelle calli
callette e callettine ... mi restava la sensazione che mi mancasse
qualcosa...
Visitata a piedi e in motoscafo ... ma l'idea che maturava era di
poterci entrare con la canoa, girandola nei più reconditi canaletti.
Deciso di passare le vacanze estive in Croazia, l'idea folle
diventava un progetto: si poteva visitare Venezia con la canoa?
Telefono al camping e la risposta e si: di italiani se ne vedono
pochi ma pare che i tedeschi lo facciano abbastanza abitualmente.
Magari con i kayak, non con la "canadese" ... ma lo fanno. |
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Nel periodo della "Vogalonga" Venezia è letteralmente
invasa da canoe kayak e barchette a remi di tutti i tipi. Durante il
resto dell'anno sono più rari, ma nulla vieta di farsi un giro per i
canali, anzi, se vai a remi puoi entrare praticamente ovunque e non
ci sono neanche da rispettare i sensi unici !
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La sensazione che si prova nell'immergere la pagaia nell'acqua ferma
dei canali, la canoa che scivola leggerissima.
La parte più affascinante di Venezia vista in canoa è quella
sconosciuta, lontano dai monumenti principali, dove non arrivano le
gondole o i motoscafi turistici. Dove vedi i panni stesi
attraversare il canale, dove le barche ormeggiate restringono il
passaggio quasi a renderlo impegnativo anche per la canoa, dove i
bimbi giocano ...
La Venezia del Canal Grande, Rialto, del centro turistico, invece, è
come immergersi nel traffico di una metropoli. Sei in coda, devi
fare attenzione agli incroci, c'è sempre qualcuno che ti da fastidio
e tu a tua volta rompi le scatole a qualcun altro ... Però sei in
coda con le gondole, sei fermo ad aspettare che ti lascino passare
sotto il Ponte dei Sospiri, ogni immagine che ti si presenta è un
quadro da fotografare, e tu stesso, con la tua canoa, sei
un'attrazione (facevano più foto a noi che al campanile di San
Marco). |
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Come ci
siamo organizzati |
Noi venivamo da Genova e volevamo proseguire per la
Croazia, quindi non abbiamo potuto fare l'escursione "in giornata".
La logistica più conveniente comportava campeggiare presso il
camping più vicino e da cui fosse possibile ragionevolmente alare la
canoa e quindi raggiungere Venezia.
Abbiamo quindi optato per il camping sul Lido di Venezia. Il camping
è a pochi metri dall'aeroporto, sul lato a nord del Lido. Dal
camping, a meno di 1000 metri dall'ingresso, si trova uno scivolo (1)
da cui si può facilmente mettere in acqua la canoa.
Entrati in laguna il problema è attraversarla velocemente e senza
correre il rischio di essere infastiditi (non dico travolti perché
non lo ritengo neanche possibile, ma i motoscafi qui viaggiano
velocemente e non si curano delle onde che provocano).
Se affrontata al mattino presto la traversata non presenta problemi:
l'acqua della laguna è calma e tranquilla. Dopo le 8 del mattino
comincia il traffico turistico e dopo le 9 diventa una vera bolgia. |
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Noi abbiamo traversato velocemente e abbiamo fatto
sosta nel porto turistico (2), dove è stato possibile
sgottare con comodo l'acqua imbarcata e sciacquarci con l'acqua in
banchina.
Avevamo delle pagaie "smontabili" e le abbiamo usate doppie per la
laguna e poi alla canadese per i canali interni, dove l'acqua è
veramente poco invitante e abbiamo preferito evitare di imbarcarne. |
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Finalmente, navigando verso Nord, si raggiunge il
primo accesso ai canali (3), presso il Rio di Quintavalle,
che dopo pochi metri accede al Canale di San Pietro .
Una volta dentro la navigazione diviene tranquillissima sino a
quando non si è costretti a rientrare per un brevissimo tratto in
laguna (4)..
Si rientra quindi nel primo canale che si trova e ci si inoltra sino
a raggiungere l'ingresso dell'Arsenale. |
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Qui bisogna passare sotto un ponticello (5 -
quello che da l'accesso pedonale all'Arsenale) che è veramente basso
e con acqua appena appena alta non è transitabile (la prima volta
che l'ho affrontato era talmente basso che per avanzare ci
spingevamo con le dita sui mattoni della volta, sdraiati sul fondo
della canoa). |
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Passate queste "Forche Caudine" si è finalmente nel
sistema dei canali interni di Venezia. A questo punto il bello è
proprio perdersi, infilandosi sotto ogni ponticello, in ogni piccolo
canale ...
Alcuni sono talmente stretti o pieni di barche ormeggiate che non è
possibile passare neanche in canoa, e neppure girare ...
Si esce in retromarcia.
Attenzione al Canal Grande e ai canali più centrali:
Nel Canal Grande il traffico è veramente intenso e il rischio di
restare in mezzo a taxi, gondole e battelli di linea non è piccolo.
A parte incidenti eclatanti, io non credo sia effettivamente
pericoloso, però qualche imbarazzo e/o parolaccia potrebbero volare,
secondo me meglio soffermarcisi il meno possibile. |
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Magari non proprio nei canali più centrali, ma in
genere è possibile trovare qualche punto di approdo tranquillo per
scendere a farsi una passeggiata o una pizza. |
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Le Foto :
Una richiesta a chi leggesse queste righe e per caso fosse stato
a Venezia il 12 Agosto del 2013.
Eravamo in 4, io mia moglie e i miei bimbi, ma purtroppo non ho
foto che ci ritraggano tutti insieme. Se qualcuno dei tantissimi
che ce le hanno scattate fosse così gentile da inviarcele ( la
mia mail è
giulio@aspeterpan.com ) ci farebbe un piacere enorme. |
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Come ci si
arriva
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Arrivare a Venezia in auto non è un problema: Autostrada A4
"Serenissima"
Torino Venezia e quindi seguire i cartelli.
Una volta a Venezia, ma non ci sono molte alternative,
raggiungere il Tronchetto, da cui si prende il traghetto navetta
per il Lido (una corsa ogni 50 minuti, se ricordo bene).
Il
campeggio è all'estremità Nord del Lido - una volta sbarcati
tenetevi lungo il mare, con la laguna sulla sinistra. Il
campeggio è al termine della strada, non si può sbagliare.

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I costi
(indicativi) |
100.00 € |
La navetta dal Tronchetto al Lido per 2
adulti, 2 bimbi e l'auto (A/R) |
50.00 € |
Campeggio in tenda al Lido, sempre per 4
persone con tenda ed auto. |
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Regole e
suggerimenti |
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Consigliato il giubbotto di salvataggio, se si
dovesse finire in acqua l'importante è NON BERE!!!.
A Venezia non c'è una rete fognaria vera e propria, e per quanto oggi
tutti abbiano installato dei moderni depuratori, le acque reflue,
nere o bianche che siano, scaricano direttamente in laguna.
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Le regole per navigare a Venezia in canoa sono
semplici, e comunque anche se non le sapete, dopo 10 minuti i
gondolieri, più o meno gentilmente, ve le avranno spiegate tutte:
1 - Le gondole si incrociano tenendosi a sinistra, cioè dalla parte
dove loro hanno il remo e possono vedervi bene.
2 - Il traffico a motore tiene la destra, a voi riguarda
relativamente ma è bene saperlo.
3 - Ad ogni incrocio tirate un urlo "OEEHH", in modo da evitare
spiacevoli collisioni.
5 - Per chi va a remi i segnali stradali non valgono, potete andare
tranquillamente contromano (e può essere molto utile, specie per
evitare lunghi giri viziosi o per non trovarsi costretti ad entrare
per forza in laguna o nel Canal Grande)
Consiglio: evitate più che potete la laguna e il Canal Grande, sono
molto trafficati e l'onda provocata dai natanti può essere molto
fastidiosa o, se come noi navigate su una canadese stracarica, anche
pericolosa. |
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