Ad ogni angolo si trovano spit già pronti, per cui è possibile
frazionare quanto si vuole.
Anche qui si trovano robusti attacchi in acciaio inox, oltre ai
vecchi spit e ad un cavo d'acciaio ormai piuttosto datato cui è bene
non dare troppa fiducia.
E' piuttosto possibile ancorarsi ad una robusta catena, facendo scendere
la corda proprio al centro del pozzo.
In fondo al p.20 ci si ritrova su una comoda cengia molto
concrezionata. Da li si può armare per ridiscendere il p. 30 (via
normale) o, facendo sicura sugli infiniti spit a disposizione, e
aiutandosi con corde già in loco, raggiungere il "ramo
nuovo", che scende (con pozzi e fessure molto scomode e fangose, al
limite della percorribilità) sino a quota -130.
Spesso su questa cengia "piove" a dirotto, per cui è
meglio non essere in troppi a dividersi i posti all'asciutto.
Se si sceglie il ramo nuovo sono utili alcuni metri di
scaletta o staffe per superare i tratti più stretti. La
grotta è obbiettivamente molto impegnativa, visto che si percorre
interamente in artificiale.
I pozzi sulla via normale sono molto ampi e (incredibile), si torna
fuori quasi puliti. |