Come mai il flusso della corrente in un
fiume cambia da punto a punto?
Chi avesse familiarità con la fisica potrà ricordare il teorema di
Bernoulli: secondo questo enunciato, quando un fluido incomprimibile
(e l'acqua lo è senz'altro) scorre all'interno di un condotto,
dovendosi mantenere costante la portata (tanta acqua entra e tanta
ne esce nello stesso tempo), quando il condotto si restringe deve
necessariamente aumentare la velocità della corrente.
Questo, in sintesi è la causa delle rapide.
Queste si trovano sempre in gole più "strette" o meno
profonde del resto del fiume. |
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L'aumento della velocità non è il solo
fenomeno causato dalla gola.
Sempre secondo Bernoulli, dove aumenta la velocità della corrente
deve diminuirne la pressione.
Questo, sommato come vedremo in seguito, alle asperità del terreno,
causa una notevole turbolenza che si manifesta con vortici dove
l'acqua cambia di direzione, ristagna, o, addirittura, risale il
flusso della corrente principale.
Queste zone di ristagno o di controcorrente si chiamano
"morte" e sono sfruttate da canoisti e gommonari per
fermarsi o addirittura risalire la corrente. |
Per il resto la corrente si comporta come
ci aspetteremmo, rimanendo più veloce lontana dalle sponde, dove il
flusso viene rallentato dall'attrito col terreno.
Le stesse controcorrenti che si sviluppano in senso orizzontale e
danno origine alle "morte", quando sono generate da
ostacoli verticali quali ad esempio scogli o sbarramenti artificiali
(e in questo caso sono sempre molto violente, come ben sa chi ha
affrontato Moby Dick sulla Dora) danno luogo a mulinelli che,
proprio alla fine di un salto, "trattengono" tutto ciò
che galleggia. |
Questi sono i veri pericoli del fiume, quando la
corrente, invece di continuare la sua corsa verso valle, risale
localmente, proprio alla fine di un salto, dove la velocità della
corrente è ulteriormente aumentata, trattenendo il gommone.
Se l'equipaggio non riesce ad imprimere al natante una potenza
sufficiente a vincere il mulinello, questo si ferma e, travolto da
una parte dalla forte corrente che "cade" dal salto e
dall'altra dal mulinello di controcorrente, facilmente si rovescia. |

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In questi frangenti, anche il naufrago può restare
imprigionato dal mulinello.
Se dovesse capitare, cercate di mantenere la calma e di cercare con
i piedi uno slancio verso valle.
Sotto la superficie, infatti, la corrente continua a scorrere nel
senso normale e questo vi "sputerà" fuori dal mulinello.
Ovvio che una "frullata" di questo tipo è tuttaltro che
salutare, e quindi, sui torrenti (come la Dora) che presentano
ostacoli di questo genere, è sempre bene (lo è sempre ma qui in
particolar modo) affidarsi a guide esperte. |
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